ANDORRA: Sant Julia 14-15/7/2001

 


Da un certo punto di vista la prova di Andorra è stata la peggiore della stagione per il detentore del titolo Doug Lampkin, visto che il pilota Montesa non ha centrato la vittoria in nessuno dei 2 giorni. Ma guardando da un'altra parte, si può considerare la sua migliore gara, visto che si è cucito il quinto Campionato del mondo della sua carriera.
Sebbene ci sia sembrato più umano quest'anno - confermato dalle sconfitte patite qui per mano di Marc Freixa e Graham Jarvis, per non parlare di quelle precedenti ad opera di Takahisa Fujinami e Adam Raga - il quinto alloro di Lampkin non è mai stato in dubbio. Tutte le sue sconfitte sono venute quando si trovava già lontano al vertice della classifica generale, tanto da comprendere dei cali di tensione, che quando sono apparsi han fatto un danno minimo. Sabato la gara è stata assurda, troppo difficile anche per i mostri sacri. Solo semplificando 8 sezioni alla domenica, la gara è diventata piacevole e fattibile. Jarvis ha replicato la grande prova della settimana precedente, ma stavolta il suo compagno della squadra Sherco, Freixa lo ha imitato, vincendo una giornata. Le 15 zone erano tracciate più o meno nelle stesse aree dell'anno passato, ma il loro ideatore non doveva avere tutte le rotelle a posto! Già durante l'ispezione del venerdì, molti piloti (Lampkin incluso) si erano lamentati della pericolosità e della non fattibilità di molte sezioni, ma la loro protesta era stata ignorata. Che le condizioni fossero veramente gravi lo testimoniava il fatto che perfino lo spregiudicato Fujinami - famoso per il suo stile da kamikaze - rifiutava di entrare in 2 zone e si prendeva 2 cinque. Freixa, il vincitore sabato, faceva segnare non meno di 78 punti! Figuratevi quanto terribile sia stato per i piloti meno skillati.

A peggiorare la situazione, l'opinione diffusa che i giudici non applicassero alla lettera il regolamento, altrimenti anche quei pochi "3" sarebbero stati dei "5"! Otto zone venivano modificate nel giorno successivo, ma si esagerava nell'altro senso. L'eccessiva semplificazione rendeva la gara fin troppo facile, con Jarvis che totalizzava solo 1 punto nel secondo giro. Sembra chiaro che è giunto il momento di avere un pilota professionale che entri a far parte attiva nell'ispezione ufficiale delle zone fatta dalla Commissione Internazionale.
Sabato
Le prime 6 zone erano tracciate in un ruscello ed erano abbastanza fattibili. La prima era incredibilmente facile, le difficoltà iniziavano dopo. Le zone seguenti pur risultando difficili, non potevamo considerarle pericolose. Invece parlando dell'ultimo gruppo, disegnate su rocce molto ripide, erano tali da costringere i minders a cercare di assicurare il passaggio del proprio pilota in più punti all'interno della zona. Lampkin e Jarvis erano gli unici a tentare la zona 11, entrambi non salivano sul muro iniziale! A metà gara Freixa conduceva con 36 punti, Jarvis gli era alle spalle con 3 punti in più. Colomer era terzo a 41, poi Lampkin a 42 e Fujinami (che falliva la facile sezione 15, di tipo indoor, fatta a zero da tutti i suoi avversari) a 43. Cominciava a piovere all'inizio del secondo giro, e questo rendeva le zone del torrente un po' più viscide, contribuendo a peggiorare ancora i punteggi nel secondo giro. Solo Lampkin migliorava leggermente e raggiungeva la piazza d'onore girando a 40, mentre Freixa, grazie ai suoi 42 punti, manteneva il comando, vincendo la sua prima prova quest'anno. I 47 punti di Jarvis erano sufficienti per completare il podio, per 3 punti davanti a Fujinami.
Domenica
Semplificando 8 zone, la gara diventava fattibile per tutti, nonostante la precipitazione della sera e del mattino. Gli spettatori erano finalmente in grado di applaudire degli zeri. Ogni zona richiedeva un nuova completa ispezione, visti i cambiamenti. Così si assisteva al solito lungo primo giro: alla zona 3 ed alla zona 4, gli ultimi 4 piloti aspettavano a lungo che il sole asciugasse i punti più sdrucciolevoli. Lampkin, al quale mancava solo 1 punto per laurearsi campione, risultava un po' assente e falliva la zona 4. Era Fucinami a condurre, ma poi cadeva nel torrente alla zona 6. Riusciva comunque a riprendersi bene ed a metà gara sua era la leadership con 12 punti, 2 in meno del secondo, Marc Colomer. Tre piloti occupavano il terzo posto, Lampkin, Jarvis e Freixa, tutti con 16 punti. Nella facile prima zona del secondo giro, fattaccio per Fucinami: saltava (senza toccare) sopra una freccia e si prendeva un ingiusto 5 dal giudice. Non c'era tempo per protestare, doveva correre per stare nel tempo (come tutti i big) e finiva con 10 punti. Freisa, il suo principale rivale per il campionato, faceva meglio girando a 5, ma gli inglesi erano ancora più bravi: un solo punto per Jarvis e 2 per Lampkin. Vittoria a Jarvis con Lampkin dietro di 1 punto, felice per l'alloro mondiale. Terzo Freixa davanti a Fujinami. Colomer perdeva 2 piazze e finiva quinto.


Brievemente….
· Partenza e paddock in città, così come la zona finale di tipo indoor. Si son visti circa 5.000 spettatori , alcuni occasionali, attirati dall'ultima zona. L'ufficio stampa era perfetto, ubicato in un lussuoso palazzo, aveva diverse linee telefoniche e fax disponibili ai giornalisti.
· Nella conferenza stampa, il neo iridato Doug Lampkin ha ammesso di aver bisogno di una vacanza. Nelle prossime 3 settimane non vuole sentire la pronunciare la parola "moto". Onorerà poi il suo titolo andando in Repubblica Ceca a Settembre per l'ultima gara.


   

· Josep Manzano ha ormai dimenticato la brutta caduta alla prova italiana. Dopo un'incerta prestazione la scorsa settimana, lo spagnolo ha vinto in entrambi i giorni ad Andorra. Al secondo posto lo svedese Anders Nilsson sabato ed il giapponese Taichi Tanaka domenica (dopo essersi ritirato il giorno prima). Terzo tutte e due i giorni lo spagnolo Israel Escalera.
· Bruno Camozzi si è rotto un dito della mano sabato e si è dovuto ritirare. Ha voluto partire ugualmente domenica ed ha finito, ma il dolore era troppo forte così è giunto fuori dalla zona punti.
· Steve Colley (soprannominato Banana Man per la sua tuta e moto gialla!) cadeva malamente sulla schiena, ferendosi anche al braccio sinistro nella zona 13 di domenica. Necessitava dell'intervento medico ed attendeva più di 1 ora, prima di decidere di continuare la gara.