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BELGIO:
Mons , 19-20/5/2001
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Abbiamo già ribadito che in questa stagione il campione
del mondo in carica è più "umano", e
più che mai questa asserzione è risultata vera
in Belgio dove Dougie Lampkin ha finito il primo giorno al sesto
posto - una posizione molto al di sotto del suo livello. E'
anche vero che è tornato alla vittoria nel giorno seguente,
così come ha vinto tutte le altre prove prima dello "scivolone",
ma il suo compagno nella squadra HRC Montesa, Takahisa Fujinami
, ha diminuito i punti di distacco nella classifica di campionato
grazie ad un primo ed un podio in questi 2 giorni. Forse è
più attendibile credere che si tratti di momento di ricerca
della massima condizione per Lampkin, piuttosto che pensare
ad una sua maggiore vulnerabilità. Intanto, Fujinami
volava da un masso all'altro mostrando una sicurezza mai vista
dal pilota giapponese. Dopo la vittoria del sabato, ha anche
condotto più che metà competizione domenica, senza
una minima distrazione, più che attento, concentrato,
abbiamo quasi pensato che si trattasse del mostro Lampkin. Tale
mostro non si è assolutamente visto nel primo giorno
e si è dovuto aspettare metà del secondo giorno
per riconoscere che è ancora lui il migliore, visto che
ha finito il secondo giro a "zero"! Troppo tardi per
una vittoria del gran premio, ma molto importante per il suo
morale. Il week-end è stato anche grande per Marc Freisa,
vincitore della scorsa edizione, che finiva al terzo posto sabato
e sulla piazza d'onore domenica.
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Sabato
Lampkin non partiva sabato con la giusta concentrazione, infatti
posava degli "stupidi piedi" anche nelle facili zone
nel bosco. Ma i problemi iniziavano alla zona 9, dove scivolava
su una pietra d'invito prima di un masso più grande,
raccogliendo un pesante "5". Alla fine del primo giro,
Jarvis era in testa con 14 penalità, seguito da Fujinami
con un punto in più. Poi appaiati Freisa e Raga. Lampkin
era quinto con 19 punti. Il secondo giro veniva corso molto
rapidamente, come al solito, per il tempo speso nel visionare
la prima tornata. Il migliore era Colomer: girava a 13 e saliva
al quarto posto. Gran brutto giro per il leader, Jarvis, che
scivolava al quinto posto. Sebbene tutti si aspettassero una
rimonta di Lampkin, il pilota HRC Montesa non sembrava lui,
anche nel secondo giro. Fucinami approfittava dell'opportunità,
ripeteva il punteggio del primo giro e andava a vincere la gara.
Si vedeva un buon Raga, capace di raggiungere la seconda posizione,
mentre Freixa giungeva terzo. Lampkin era solo sesto!
Nella categoria Junior, riservata ai giovani tra 16 e 20 anni
e stilata su 10 delle 15 zone, lo spagnolo Josep Manzano vinceva
sul giapponese Taichi Tanaka. Terzo lo spagnolo Xavier Leon.
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Domenica
Domenica, Lampkin partiva desideroso di vendicare la sua scialba
prestazione del giorno precedente, ma i suoi avversari non erano
disposti a mollare. Fujinami era caldo per la vittoria, e Freixa
e Raga continuavano le loro buone prestazioni. Solo Jarvis sembrava
l'ombra di se stesso, e faceva errori stupidi. Gli altri big
procedevano senza che nessuno riuscisse a prendere un consistente
vantaggio. Improvvisamente alla zona 12, Lampkin (che era il
testa) si beccava un "5" cadendo su una roccia "impolverata"
- come il giorno prima! Per i suoi rivali, festa grande! Dopo
il primo giro, Fujinami e Freixa conducevano con 5 punti, davanti
a Lampkin a 8. Quarto Colomer con 10, Raga quinto a 13. Nel
secondo giro, affrontato velocemente come il giorno prima, Lampkin
era strepitoso, non commetteva neanche un errore!
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Non lasciava alcuna possibilità agli altri, anche perché
Fujinami era un po' nervoso, probabilmente sentiva la pressione
di chi si trova in testa. Così veniva superato da Freixa
e perdeva la seconda piazza per un solo punto. Colomer si assicurava
il quarto posto, davanti al suo compagno di squadra Raga. Fujinami
si aggiudicava la vittoria del gran premio avendo collezionato
un primo ed un terzo posto. Si tratta del secondo nella sua
carriera, dopo la Germania del 1997. Secondo assoluto era Freixa
e terzo Lampkin. Tra i giovani, Manzano vinceva agevolmente,
non contrastato seriamente dal secondo, il giapponese Tanaka.
Terzo Josè-Maria Saez.
Brevemente…
· Mons è un antica città a sud di Bruxelles
e si tratta del terzo anno che la prova mondiale si svolge qui,
in luogo del tradizionale Bilstain. Infatti l'evento è
stato organizzato per molti anni sul terreno privato della famiglia
Crosset, il figlio Fred è campione nazionale, ma attriti
tra il padre e la Federazione ne hanno impedito il ritorno.
In molti sperano in una riconciliazione.
· Organizzare un trial in città ha senso solo
se poi si fa una adeguata pubblicità, altrimenti si sommano
solo problemi a problemi. Poca gente si è goduta lo spettacolo,
si è stimato circa 2.000 persone domenica (paganti un
biglietto di circa 8 euro). Vi erano dei bus per portare gli
spettatori alle zone.
· Le sezioni erano divise in 3 gruppi. La uno , due e
tre erano nel bosco su una piccola collina; dalla 4 alla 13
erano in una miniera di carbone abbandonata. Le ultime due nella
piazza vicino alla partenza. Visto che in Belgio le montagne
non esistono, gli organizzatori hanno lavorato sodo per riportare
dei massi nelle zone, dando alla gara uno profondo stampo indooristico.
· Il tempo è stato buono in entrambi i giorni
- sole con qualche nube - ma senza la pioggia che aveva caratterizzato
le altre 2 edizioni. Così le zone sono risultate pericolose
per la polvere presente sulle rocce. Il lavoro dei minders era
sovente quello di soffiare via questa polvere che ne condizionava
l'aderenza, un lavoro che agli occhi di spettatori novelli poteva
sembrare ridicolo.
· Grande festa in Gasgas per il secondo posto di Raga
al sabato, l'unico pilota del team fedele al prototipo che sembra
essere il più leggero nel mondo. Colomer ha invece deciso
di tornare al vecchio modello, con il quale ha partecipato a
tutti gli indoor invernali. Marc è arrivato quarto in
entrambi i giorni, risultato sotto il suo potenziale, ma non
male considerato il suo inizio di stagione.
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