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21,22/09/13 - DUE GIORNI DELLA VAL PELLICE - sesta edizione

Ismael Catalin, Ossa, is the winner of the sixth and last edition of this classic. Even if the riders who entered enjoyed a lot the new venue, Bobbio Pellice, around a small lake, and the wonderful scenery of the long loop , there are too many problems in Italy to organize event like this.

One loop 35 km long, 20 sections per day, 4 different level of difficulty, more than 6 hours of riding up and down mule tracks, 45 minutes to have lunch all together around wonderful Alpine lakes. This is in short what seen in almost all the six editions of this classic that has probably reached its last edition.

Simply because:

1 – only in this valley the Regional rule is strictly applied and nobody takes count of the work done in the previous years. The Regional rule is generic and is about all sort of off road mechanical machine, as quad, endures, etc. It was done to guarantee the public administration in case of off road events. Indeed it ratifies that even only in occasion of an event, it is forbidden to use some tracks, nowadays maintained by the Region, that means cleaned by people paid with public money. This happens because they are afraid that after the event they have to spend money to recover the mule tracks used, not knowing that in case of trial event, this risk is not taken;

2 – the current chairman of Trial inside Italian Federation, Albino Teobaldi, does not believe in this sort of competitions, sustained in the past by mourning Giulio Mauri, who set up an Italian championship, called Marathon;

3 – if we have foreign riders, we can not insert them in a official results. It is a shame that being in Europe for a long time, in some countries, almost the ones that are more involved in trial, the national licence is not sufficient to enter events abroad. It still happens in Italy, France and Spain. Why in Germany, Austria, Switzerland behind the licence of each rider, it is written that it is valid without any other permission to enter competitions all over the Europe? And this is real from at least 6-7 years.

4 – the top riders to come want money and the club can not afford this. It would be the factories, the importers, the dealers, all people who have a business in trial, that should be a bit more forward-looking and understand how competitions like this , above all, when there is a new district involved, are important for their business and must be supported, at least sending their first class riders! The club does not sell trial bikes!

Returning to this event, it was nice to see that one rider from New Zealand, one from Japan and one from Sardegna, formed the Island team and they were prized as the furthest riders. See the picture below.


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Ismael Catalin, Ossa, svetta nella sesta ed ultima edizione della Due Giorni Della Valpellice.

Catalin ha vinto sul terreno di casa grazie ad un discreto vantaggio accumulato nel primo giorno. Poi i suoi avversari più coriacei , Andrea Soulier, Sherco, e Andrea Costa, Beta, hanno preso le misure della più alta categoria, in cui sportivamente hanno voluto cimentarsi, per non lasciare solo Catalin, e lo hanno tallonato da vicino. Soulier e Costa hanno finito in quest'ordine, dietro al vincitore. Ai tre si è aggiunto anche Alberto Scalenghe, Ossa, anch'egli alle prese con il salto di classe.

Marco Pignocco è stato il migliore nella categoria Super, davanti a Livio Cuccuru e Marco Marchisio. Livio faceva parte di un curioso team. Con Peter Boettcher (Nuova Zelanda) e Youshihiro Saito (Giappone) il padre Bruno (Sardegna) aveva costituito l'Island team. Ironia della sorte Bruno a pochi giorni dalla data di partenza del traghetto è stato colpito dal un mal di schiena fulminante e quindi ha dovuto rinunciarvi.

Battaglia fra Ezio Rolle e Roberto Fantaguzzi nella Entry, risolta a favore del primo per una manciata di punti. Molto più incerto il terzo posto con 4 piloti racchiusi in 3 penalità. Sul podio è salito Corrado Girardi. Franco Pesce ha invece dominato la categoria Sport. Al secondo posto Ezio Salente ha superato nel finale Renzo Bounous.

Sesta edizione di questa classica con un nuovo posto per la partenza, intorno al laghetto del Ristorante Nais, e nuovo comune coinvolto al Trial: Bobbio Pellice, ultimo di quelli della valle nella strada provinciale.. Giro unico di 35 km con 20 zone in entrambe le giornate con differenze nei sensi di percorrenza. Molto soddisfatti i partecipanti, che comunque il moto club organizzatore ha ritenuto essere troppo pochi, ecco il commento del presidente Mario Candellone:

“Abbiamo fatto i salti mortali per mantenere questa formula di gara che a parere nostro rimane un ottimo modo per promuovere lo sport che pratichiamo. Presentandosi ad un comune nuovo, abbiamo dovuto superare lo scetticismo e la diffidenza nei confronti delle motociclette , soprattutto in montagna. Ci hanno cambiato 3 volte il percorso grazie al solerte Comandante della Forestale, sempre pronto ad applicare alla lettera la legge regionale che non rende giustizia alla nostra specialità. Ma erano difficoltà alle quali eravamo preparati , come preparati eravamo al lungo ed estenuante lavoro che ha comportato l'allestimento del giro e delle 20 zone controllate, per un moto club piccolo come il nostro. Non ci aspettavamo invece una risposta così tiepida da parte dei partecipanti. Soprattutto da quelli che vivono non distante da noi. Insomma una gara in cui non crede nessuno. La Federazione ha destituito il trofeo Marathon. Le Case non mandano i loro piloti migliori che servirebbero per fare spettacolo e promozione, in particolar modo, quando ci si avvicina a nuovi comuni. I piloti sono troppo stressati da campionati estenuanti. Se aggiungiamo che economicamente ci abbiamo rimesso un bel po' di soldi, perchè i costi di tasse, assicurazione, servizio medico, eccetera non sono diminuiti, non vedo il motivo di continuare! Un peccato perchè in Francia gare come questa richiamano sempre non meno di 200 concorrenti...”

Per dovere di cronaca, molto sfortunato un giudice nazionale, che volontariamente si è offerto di prestare il suo servizio: Luciano Bonansea, a causa di una brutta caduta in zona, investito dalla moto impazzita di un concorrente, ha rimediato 2 costole rotte e lividi vari. Per lui ora sarà necessario un lungo periodo di riposo.

...altre foto in questi giorni...

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-----> classifiche / results

---->TOP e SUPER
---->ENTRY
---->SPORT

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Ismael Catalin
l'Island team
Alberto Scalenghe
Livio Cuccuru
Peter Boettcher
Yoshi Saitou







podio Top
podio Super
podio Entry
podio Sport