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I QUATTRO MOSCHIETTERI

Miglio, Bosis, Chiaberto e Franco: l'omaggio agli azzurri del Nazioni 1987

Nell'ultima prova del Campionato Italiano organizzata a Varallo Sesia, è entrato nella Hall of Fame il quartetto azzurro vincitore del Trial delle Nazioni nel 1987, svoltosi a Tampere in Finlandia. I magnifici quattro che guidarono l'Italia sul tetto dl mondo – impresa mai più replicata – furono, in ordine di arrivo di quella gara: Donato Miglio (Garelli), Diego Bosis (Aprilia) , Renato Chiaberto (Beta) e Carlo Franco (Beta). Al posto del compianto Diego Bosis si è presentato il padre Giacomo, pioniere del nostro sport.

Proviamo a tornare indietro di ben 31 anni per rivedere cosa accadde. Il Trial delle Nazioni era alla sua quarta edizione. Istituito per celebrare la fine della stagione con una grande festa per piloti e addetti ai lavori, stava appena trovando la sua collocazione. L'Italia lo organizzò a Canzo nel 1985 e già allora si notò una differenza di sforzi organizzativi e coreografia, rispetto alle edizioni disputate in Polonia ed Austria. Anche la trasferta finlandese lasciò delusi per la troppa approssimazione con la quale il Club locale affrontò l'evento. In questi primissimi tempi era d'uso stilare una graduatoria individuale, perchè la classifica a squadre consisteva nei punteggi dei primi tre piloti di ciascuna. A differenza di quanto accade oggi, dove in ogni singola “zona controllata” si conteggiano i migliori punteggi dei componenti la squadra, che quindi possono variare da zona a zona.

Erano gli anni '80 e non dominavano ancora gli spagnoli. I più forti erano i francesi ma noi ci difendevamo bene. La gara di Tampere risultò essere piuttosto facile, come richiesto esplicitamente per rispetto alle 12 compagini intervenute, alcune delle quali alle prime armi con la specialità. La formula prevedeva 4 zone vicino alla partenza, poi un anello di 17 zone da ripetersi due volte. L'emergente spagnolo Jordi Tarres (Beta) riuscì a totalizzare appena 11 punti e vinse la classifica individuale. Sul podio salirono poi le due prime guide Fantic: secondo l'inglese Steve Saunders (16 errori) e terzo il francese Thierry Michaud(17).
Poi la valanga azzurra: il quarto, quinto e sesto posto furono occupati da Miglio (24), Bosis (25), Chiaberto (29), capaci di regalare all'Italia il primo ed unico titolo mondiale per Nazioni. Franco concluse undicesimo con 44 penalità. La Francia fu battuta, perchè all'ottimo terzo posto di Michaud non replicarono Philippe Berlatier (Montesa) con 38, Pascal Couturier (Merlin) 42 e Thierry Girard (Yamaha) 52. Terza la Spagna di Tarres, accompagnato da Lluis Gallach (Mecatecno), Andreu Codina e Gabino Renales su Gas Gas. Soltanto quinta la Gran Bretagna, preceduta dalla Finlandia.

(da Motosprint n.43 - 23/29 ottobre 2018)

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da sx, Vittorio Angela, Carlo Franco, Donato Miglio, Renato Chiaberto, Francesco Lunardini

Diego Bosis su Aprilia, 1987

Renato Chiaberto su Beta, 1987

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